Art. 13 – Vincoli edilizi

Questo articolo si riferisce ai contenuti normativi riportati nell’Allegato H. All’interno di ogni Comparto sono state riportate una o più sagome di ingombro che rappresentano la proiezione a terra della linea di massimo ingombro del fabbricato. Ogni edificio dovrà liberamente rientrare entro questo inviluppo fatta eccezione per terrazze a sbalzo, cornicioni in copertura, porticati aperti e pensiline. Potranno anche fuoriuscire dal perimetro di inviluppo, autorimesse interrate e giardini (su terrapieno o pensili) e lastrici privati o condominiali, purché il loro calpestio sia contenuto entro il limite di m. 1,00 di altezza oltre la quota di imposta del fabbricato. L’area libera da costruzioni dovrà essere destinata a parcheggi, a spazi pedonali; a verde privato con valenza ecologica, con la possibilità di annettervi attrezzature private sportive (tennis, piscine, ecc) e nei limiti delle necessità, viali e rampe carrabili di accesso agli edifici, ai parcheggi ed alle autorimesse.

Ogni sagoma d’ingombro è definita da:

– Quota assoluta di imposta del fabbricato.

– Numero massimo dei piani fuori terra che definisce l’altezza massima del fabbricato a partire – – dalla quota di imposta.

– Dimensioni planimetriche. – Distacchi dalla strada (coincidente con il perimetro del comparto – – sufronte strada).

– Distacchi dalle altre sagome di ingombro dello stesso comparto.

– Distacchi dai confini delle aree pubbliche.

In caso di variazione delle quote altimetriche delle sedi stradali o fognarie le quote d’imposta dei fabbricati potranno variare conseguentemente. Ad ogni comparto edilizio è annesso un volume edificabile ed una superficie lorda abitabile. Ogni comparto dovrà avere una progettazione unitaria. Nel caso di comparti comprendenti più sagome di ingombro, potranno essere richieste concessioni edilizie separate per ogni sagoma, purché venga allegata al progetto una tavola di insieme (valida per tutto il comparto) contenente fra l’altro la ripartizione della cubatura e della superficie lorda tra le varie sagome afferenti al comparto. Questa tavola dovrà riprodurre lo studio planimetrico dell’area al fine di individuare le aree a verde con valenza ecologica, le aree a parcheggio, i passaggi pedonali, le rampe, gli accessi a tutti i fabbricati e quant’altro necessario alla salvaguardia dei diritti di ogni fabbricato, ivi inclusi i fabbricati già esistenti al momento della sottoscrizione della Convenzione.
Il numero massimo dei piani indicati negli allegati è comprensivo di un eventuale piano terreno a pilotis, che può essere parzialmente occupato da alloggi o da negozi, laddove previsto dalle tabelle allegate agli elaborati grafici.
Sono consentiti trasferimenti di cubatura tra un comparto e l’altro nella misura del 6% in più o in meno per ogni comparto, sempre ne! rispetto delle prescrizioni planovolumetriche, purché venga allegata al progetto edilizio una nuova ripartizione delle cubature e delle superfici lorde per i comparti interessati.